lunedì 23 agosto 2010

Vendemmia 2010, "povera" ma buona


Vendemmia 2010 in Sicilia: “povera”, ma buona Ad annunciarlo è la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, che parla del 30% in meno di uve prodotte rispetto allo scorso anno. La qualità invece, sarà ottima, grazie alle condizioni climatiche favorevoli degli ultimi due mesi.
Diversi i motivi di questo calo produttivo. “Ci si aspettava che il ricorso alla pratica della vendemmia verde e alle estirpazioni - che insieme quest’anno hanno tolto dalla produzione circa 13 mila ettari che avrebbero prodotto circa un 1,5 milioni di quintali su un totale regionale di 10 milioni – avrebbe inciso negativamente sulla produzione, ma a questo deve aggiungersi l’effetto delle condizioni climatiche e lo sviluppo di alcune malattie fungine che, come nel caso dello Chardonnay, hanno fatto lievitare le perdite fino al 40%”, spiega Maurizio Lunetta, vicepresidente della Cia siciliana. La Sicilia è stata l’unica regione a scegliere e attuare la vendemmia verde per contrastare la crisi dei prezzi del settore e per migliorare la qualità delle uve. Si corre il rischio che notizie infondate sulle previsioni produttive vengano utilizzate strumentalmente da chi specula sul mercato delle uve e dei vini”.
Secondo la Cia, il calo della produzione in Sicilia sarà inoltre disomogeneo. Il dato di previsione è infatti variabile sia per le diverse aree viticole dell’Isola sia per tipologia di vitigno. Si stima che la produzione sia minore per alcuni vitigni come il Nero D’Avola il Syrah e lo Chardonnay che in alcune aree potrà fare registrare cali anche superiori al 30 per cento. Un po’ meglio andrà per il Catarratto e il Merlot.

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