giovedì 26 agosto 2010

Nel profondo azzurro il ricordo del Veniero




Era esattamente il 25 agosto quando il regio sommergibile Veniero, durante un’esercitazione, fu speronato da un mercantile, il Capena, e affondò con tutto il suo equipaggio, 48 uomini, fino a 55 metri di profondità. Il dramma fu ricordato nel primo anniversario con la posa di un monumento al cimitero monumentale del Verano di Roma, ma poi del Veniero non se ne parlò più fino al 1993, quando il subacqueo Enzo Majorca si immerse per dare un nome a quel relitto che giaceva sui fondali di Portopalo di Capo Passero del quale i pescatori conoscevano l’esistenza, ma non l’identità.Suggestive le immagini e dettagliata la ricostruzione storica del documentario realizzato nel 2005 dal giornalista Leonardo Lodato e dal subacqueo Guido Capraro, entrambi componenti del team Ultradive di Catania: un omaggio alla memoria dei marinai sepolti in una bara di ferro, avvolta nelle reti da pesca e dalla vegetazione.
Il Veniero, diventato nel tempo un sacrario in fondo al mare, è ricordato con una preghiera a 85 anni dall’affondamento dal Gruppo di Catania dell’Associazione nazionale marinai d’Italia.

Daniele Lo Porto

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